Io che arrivo al running dall'ashtanga ho trovato naturale trasferire i suoi fondamenti anche alla pratica della corsa, incluso il controllo della respirazione, così come associare alle fasi di riposo/recupero yoga nidra e yin yoga. Quando ne ho parlato con il mio allenatore si è stupito perché a quanto pare (e io non ci avevo mai badato) non è una cosa così automatica, anzi a volte fatica un po' a trasmettere ai suoi atleti quanto possa fare la differenza un esercizio di attenzione.
Io lo dico sempre che tutto quello che facciamo ci da strumenti che sono utilizzabili nei campi che possono apparire più distanti da loro.
Ho iniziato a ballare lo swing per allenare la mia capacità di lasciarmi andare e tu con l'ashtanga ti sei creata un'arma potentissima per la tua corsa
Ultimamente ho scoperto che in alcune partite di beach volley ai tornei avevano prestazioni pessime, sbagliavo di tutto o non avevo energie. Eppure avevo mangiato, eppure la sera prima andava tutto bene cosa è cambiato? Lo stato mentale
Ho capito cosa significa quel relax-concentration a cui ti riferisci. Cioè sono concentrato, do il massimo, ma sono rilassato, sono calmo, ho il controllo della situazione, mi sto divertendo. Se manca questa parte la prestazione è un disastro..
Esatto Alessio e il paradosso è che spesso sono proprio gli atleti che più sono stati meticolosi, quelli che sentono di aver dato tutto per essere lì in quel momento e che non hanno lasciato nulla di intentato, coloro che più si fanno bloccare dall'ansia del momento cruciale.
Flessibilità e leggerezza sono le parole chiave per affrontare le sfide che ci mettono ansia, che si tratti di una gara o di parlare in pubblico.
anche per la competizione, "normalizzarla" aiuta molto, così come imparare a fallire (sul serio), nel senso che quando si smette di temere di sbagliare o di ottenere risultati negativi, allora si abbassa il nostro giudizio e la prestazione torna a fluire, diventa un’esperienza da vivere con più naturalezza.
Che bellissima puntata!
Io che arrivo al running dall'ashtanga ho trovato naturale trasferire i suoi fondamenti anche alla pratica della corsa, incluso il controllo della respirazione, così come associare alle fasi di riposo/recupero yoga nidra e yin yoga. Quando ne ho parlato con il mio allenatore si è stupito perché a quanto pare (e io non ci avevo mai badato) non è una cosa così automatica, anzi a volte fatica un po' a trasmettere ai suoi atleti quanto possa fare la differenza un esercizio di attenzione.
Io lo dico sempre che tutto quello che facciamo ci da strumenti che sono utilizzabili nei campi che possono apparire più distanti da loro.
Ho iniziato a ballare lo swing per allenare la mia capacità di lasciarmi andare e tu con l'ashtanga ti sei creata un'arma potentissima per la tua corsa
Ultimamente ho scoperto che in alcune partite di beach volley ai tornei avevano prestazioni pessime, sbagliavo di tutto o non avevo energie. Eppure avevo mangiato, eppure la sera prima andava tutto bene cosa è cambiato? Lo stato mentale
Ho capito cosa significa quel relax-concentration a cui ti riferisci. Cioè sono concentrato, do il massimo, ma sono rilassato, sono calmo, ho il controllo della situazione, mi sto divertendo. Se manca questa parte la prestazione è un disastro..
Esatto Alessio e il paradosso è che spesso sono proprio gli atleti che più sono stati meticolosi, quelli che sentono di aver dato tutto per essere lì in quel momento e che non hanno lasciato nulla di intentato, coloro che più si fanno bloccare dall'ansia del momento cruciale.
Flessibilità e leggerezza sono le parole chiave per affrontare le sfide che ci mettono ansia, che si tratti di una gara o di parlare in pubblico.
Ho imparato a farlo in pubblico e adesso devo imparare a farlo nella competizione, io non corro ma gioco a beach volley ma è molto simile :-)
L'unico modo che ho trovato sul palco e farlo un sacco di volte, finché l'ansia se ne va
anche per la competizione, "normalizzarla" aiuta molto, così come imparare a fallire (sul serio), nel senso che quando si smette di temere di sbagliare o di ottenere risultati negativi, allora si abbassa il nostro giudizio e la prestazione torna a fluire, diventa un’esperienza da vivere con più naturalezza.